Economia, business, innovazione.

Vitae Fest lancia una chiamata alla riconciliazione

“Non bruciare ponti. Diventa uno”: così recita il claim della Fondazione Vitae Fest che si adopera a livello globale per supportare leader, artisti e dirigenti di fama mondiale che sono attivi nel diffondere messaggi di speranza ed iniziative di pace. Particolarmente impegnata sul fronte della riconciliazione attraverso l’arte, i media e l’intrattenimento.

Il presidente della Fondazione Vitae Fest, Luis Quinelli, si è detto soddisfatto del grande evento dello scorso 25 ottobre a Roma al Parco Schuster, che ha visto la partecipazione di migliaia di giovani.

La grande kermesse ha visto la partecipazione di artisti internazionali, tra cui Benji e Fede, Settembre, Akasevene, Padre Guilerme, Mimi, Lowrah e Winko. Ha presentato MariaSole Pollio che ha davvero emozionato con il suo invito a spossare messaggi di pace e speranza. Questo evento, con il patrocinio del Giubileo, ebbe anche a suo tempo il sostegno di Papa Francesco e recentemente quello della regina Madre di Spagna Sofia. Forti del successo già ottenuto in Messico, ci saranno edizioni anche a Washington e Los Angeles.

Luis Quinelli ha infine dichiarato: “Siamo felici di essere stati a Roma, nell’anno giubilare, per promuovere questa edizione del Vitae Fest. Siamo convinti che e’ facile concentrarsi su ciò che spesso ci divide. Molti spesso questo genera nei giovani anche isolamento sociale. “VitaeFest” è invece più di un festival musicale. È un luogo in cui iniziare a costruire ponti e creare il tipo di mondo in cui tutti meriteremo di vivere”.

L’articolo Vitae Fest lancia una chiamata alla riconciliazione proviene da IlNewyorkese.

Torna in alto