Cercavamo indicazioni dall’inizio della Champions League, con le “tre giorni” dedicata da martedì a giovedì che avrebbe rappresentato il biglietto da visita delle italiane in Europa, e le indicazioni che sono arrivate non sono confortanti.
L’Atalanta è stata spazzata via senza fatica dal PSG (4-0), il Napoli ha perso con onore in casa del City, giocando in 10 praticamente tutta la partita (2-0), la Juventus ha evitato la sconfitta casalinga contro il Dortmund all’ultimo assalto, dopo essersi ritrovata sotto di due gol a una manciata di minuti dalla fine.
Unica a portare a casa l’intera posta in palio è stata l’Inter, che ha battuto a domicilio l’Ajax per 2-0, con doppietta del solito Thuram, oramai stella indiscussa della squadra.
Una vittoria su quattro gare disputate e, dato ancor più preoccupante, due sconfitte nette al passivo e una scongiurata solo all’ultimo secondo. Certo, il coefficiente di difficoltà delle sfide era alto (altissimo nei casi di Atalanta e Napoli), con solo l’Inter chiamata ad un impegno sulla carta più abbordabile, dato che l’Ajax, negli ultimi anni, è ben lontano dai fasti dei giorni migliori: e, infatti, non è un caso che l’unica vittoria italiana sia arrivata ad Amsterdam.
Senza nulla togliere ai nerazzurri di Milano, perché ogni vittoria (a maggior ragione in trasferta) in Champions League ha sempre un grande valore intrinseco, la prima vera indicazione che arriva dalla tre-giorni inaugurale di Champions League è che le italiane, quando sii alza il livello, faticano.
Lasciando un doveroso asterisco sul Napoli, che non ha avuto le condizioni per competere contro il Manchester City, perché nessuna squadra in Europa può regalare un uomo alla corazzata di Guardiola uscendone illeso, le partite di Atalanta e Juventus dimostrano chiaramente che c’è ancora tanta strada da fare.
Aspettiamo l’Inter alla prova del campo contro squadre più strutturate, anche se il calendario strizza non uno, ma entrambi gli occhi a Chivu, che dovrà affrontare nelle prossime uscite Slavia Praga, Union SG e Kairat. Praticamente fino a fine novembre (il 26 novembre si giocherà Atletico Madrid-Inter) i nerazzurri avranno solo impegni sulla carta (più che) abbordabili.
Nessuna big europea neanche nelle prossime tre uscite dell’Atalanta, che spera di mettere un po’ di fieno in cascina nella propria classifica del Girone unico: giocherà contro Brugge, Slavia Praga e Olympique Marsiglia.
Attenzione però, perché il Brugge ha già eliminato la Dea, a sorpresa, nella scorsa edizione della Coppa e ha esordito in Champions con un clamoroso 4-1 sul Monaco, mentre il Marsiglia di De Zerbi aspira ad entrare nell’elite del calcio europeo e ha messo in difficoltà, all’esordio, il Real Madrid in casa sua.
Prossimi impegni Juve contro Villareal, Real Madrid e Sporting Lisbona: Real a parte l’asticella non segna livelli di guardia ma questo non significa che sarà facile.
Il Napoli, infine, dovrà giocare il prossimo trittico di partite contro Sporting, PSV e Qarabag: si può ben dire che la Champions dei partenopei inizierà il 1 ottobre al Maradona.
Se le poche indicazioni arrivate nei 20 minuti in parità numerica dell’Etiad venissero confermate, la sensazione è che il Napoli possa essere una protagonista di questa Champions, forse l’unica italiana in grado di poter affrontare alla pari anche le big europee.
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Nel Week end tutta la Serie A.
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L’articolo Una su quattro proviene da IlNewyorkese.