ROMA (ITALPRESS) – “Spero che tutto il sistema paese sia d’accordo sul fatto che bisogna andare avanti e non fermarsi. Aspettiamo i motivi per cui la Corte dei conti ha chiesto ulteriori informazioni. Siamo convinti di potergliele dare perché abbiamo lavorato 3 anni, giorno e notte col meglio dell’ingegneria, dei tecnici e dei docenti italiani e mondiali per dare all’Italia un ponte che merita. Quindi sono assolutamente ottimista e fiducioso”. Così il vicepremier e ministro Matteo Salvini, ospite a “Cinque Minuti” su Rai1, a proposito dei rilievi della Corte dei conti sul ponte sullo Stretto di Messina.
“Il ponte non è solo un’infrastruttura che serve, è un segnale di speranza, di fiducia, soprattutto per i tanti giovani italiani che si diplomano, si laureano e poi devono andare all’estero a fare ponti, dighe, centrali nucleari. Stasera ci sono più di 440 centrali nucleari. operative al mondo, 58 nella vicina Francia, cosa facciamo? Blocchiamo l’Italia mentre il mondo va avanti. Stanno arrivando altre migliaia di richieste di lavoro per operai da parte di imprenditori, di ingegneri e architetti. Conto che la Corte dei conti possa accogliere le nostre riflessioni e quindi da inizio anno partire con un grande progetto che darebbe lavoro, lustro, dignità e speranza all’Italia in tutto il mondo”, ha aggiunto.
MANOVRA, “POSSIBILE ESTENDERE PLATEA PACE FISCALE”
Sta lavorando ancora alla rottamazione? “Sì, siamo contenti. Non sarà una rottamazione 5, sarà una pace fiscale definitiva per tutti i carichi pendenti, fiscalmente parlando, fino al dicembre 2023. Ovviamente di chi ha fatto la dichiarazione dei redditi. Riguarda più di 16 milioni di italiani che senza pagare le sanzioni in rate tutte uguali di 9 anni potranno restituire allo Stato quello che devono e tornare finalmente a respirare. Uno sforzo in più per migliorare ed estendere ancora la platea è quello a cui la Lega sta lavorando, ma sono già molto soddisfatto del risultato ottenuto”.
“Le banche chiuderanno quest’anno con più di 50 miliardi di guadagni, fatti grazie agli italiani che pagano le commissioni sul bancomat e gli interessi quando vanno a chiedere un prestito. Una piccola parte di questo enorme guadagno, che non ha precedenti nella storia delle banche italiane, da reinvestire aiutando famiglie e imprese in difficoltà è fondamentale. Se tutta la maggioranza riuscisse a trovare l’accordo per chiedere ancora qualcosa in più, ad esempio per assumere poliziotti e carabinieri, migliorarne stipendi e pensioni e pagarne gli straordinari, penso che sarebbe un bel segnale. Uno sforzo in più dalle banche per assumere e migliorare pagamenti e pensioni delle forze dell’ordine. Sarebbe ben fatto”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
								
     
    
        
     
     
    
        
     
     
    
        
     
     
    
        
     
     
    
        
     
     
    
        
     
     
    
        
     
     
    
        
     
     
    
        
     
     
    
        
     
								