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Famiglie, metà della spesa se ne va in cibo, benzina e bollette


ROMA (ITALPRESS) – Le spese “obbligate” sostenute mensilmente nel 2023 dalle famiglie italiane hanno raggiunto i 1.191 euro, pari al 56 per cento del totale. Un’incidenza in calo rispetto al dato del 2022, ma decisamente superiore alle quote che si registravano prima della pandemia. E’ quanto riferisce l’Ufficio studi della CGIA. Dopo il periodo del Covid e la crisi energetica che hanno caratterizzato il triennio 2020/2022, le spese “obbligate” si sono stabilizzate su soglie più elevate. A causa anche del forte aumento dell’inflazione e della conseguente erosione degli stipendi che si sono verificati in questi anni, molte famiglie sono state costrette a concentrare gli acquisti in particolare per “vivere” e per recarsi nei luoghi di lavoro. Scomponendo i 1.191 euro di spesa mensile obbligata, 526 sono riconducibili all’acquisto di beni alimentari e bevande analcoliche, 374 per la manutenzione della casa, bollette e spese condominiali e 291 per i trasporti. Analizzando la situazione per aree geografiche, emergono forti differenze di spesa tra il Nord e il Sud del Paese. Se a Nordovest la spesa complessiva mensile nel 2023 è stata pari a 2.337 euro, nel Mezzogiorno ha toccato i 1.758 euro. Non è da escludere che, con spese “obbligate” in grado ormai di “drenare” ben oltre la metà della spesa totale delle famiglie, i prossimi acquisti di Natale subiscano una frenata rispetto a quanto avvenuto nel 2023. L’anno scorso, infatti, le stime indicano che in Italia la spesa per i regali da mettere sotto l’albero è stata pari a poco più di 11 miliardi di euro. Quest’anno, invece, dovrebbe aggirarsi attorno ai 10 miliardi di euro , con un calo del 9 per cento.
sat/mrv
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